Come ogni segnale radio ha bisogno di una banda specifica per essere ricevuto, l'Universo ha bisogno di onde specifiche per permetterci di accedere alle informazioni.Il nostro pensiero correlato alle giuste onde emotive può ricevere quel segnale. Noi siamo i contenitori di quelle informazioni, che arrivano tramite quel segnale, il problema è che non le sappiamo estrapolare, perché non le osserviamo. Tutti noi abbiamo una realtà esterna,cioè una mente conscia, e una interna cioè una mente inconscia.Nella mia teoria informazione ( DNA) e contenitore ( il nostro corpo fisico) mi sono accorta che: osservando il contenitore, cioè la realtà esterna, perdiamo di vista l'informazione, cioè la realtà interna,in parole povere noi osserviamo soltanto una piccola parte della realtà. Come nel principio di indeterminazione di Heisenberg, il problema diventa il trasferimento di informazione. Quando misuriamo le proprietà di una particella, per fare un esempio,la posizione di un atomo trasferiamo informazioni da un oggetto quantistico ( l'atomo) a un altro ( la strumentazione che registra la posizione del nostro atomo). Tuttavia, la matematica della teoria dei quanti afferma che non possiamo acquisire simultaneamente l'informazione relativa a due attributi complementari di un oggetto quantistico. Ad es non possiamo conoscere nello stesso istante la posizione e la quantità di moto di una particella. L'atto della della misura, vale a dire del trasferimento delle informazioni dalla particella a noi, influenza il sistema che stiamo misurando. In parole povere, acquisendo l'informazione sulla posizione della particella perdiamo quella sulla sua quantità di moto. Ciò nonostante gli scienziati fremono di entusiasmo all'idea di poter dimostrare la teoria dell'informazione quantistica. Decifrare codici è importante ed anche divertente, ma non è nulla se paragonato alle domande che gli scienziati stanno facendo alla natura. Quando i fisici maneggiano anche un solo qubit di informazione stanno cercando di capire la natura dell'informazione quantistica. È dalla comprensione dell'informazione quantistica che arriveranno a cogliere l'essenza dell'universo. Il linguaggio stesso della natura. Cos'è che rende un topo o un batterio diverso da una roccia o da una goccia d'acqua? Filosofi e scienziati,hanno cercato per migliaia di anni una risposta soddisfacente, senza successo. Nel 1943,in piena guerra mondiale, un illustre fisico,Erwin Schrodinger, tenne una serie di lezioni al Trinity College di Dublino. L'argomento delle lezioni del fisico, tuttavia non furono le stranezze della meccanica quantistica,né il comportamento della materia nucleare, anche se all'epoca era un argomento di grande interesse tra gli scienziati, Schrodinger, parlò di qualcosa che appariva lontanissimo dalla scienza che lo ha reso famoso. Parlò della risposta alla domanda fondamentale della biologia: Cos'è la vita? Nel corso delle sue lezioni si cimento' con quell'interrogativo, convinto che ci fosse un legame profondo tra la teoria dei quanti e la filosofia della natura della vita,due campi apparentemente scollegati. Per quanto fossero scollegati il fisico,sentiva che quel legame aveva a che fare, con quella che avrebbe preso il nome di INFORMAZIONE. Schrodinger spiegò che la vita era una danza dedicata fatta di :Energia,Entropia, e Informazione. L'informazione della vita è molto di più di ciò che è responsabile della coscienza della coscienza o dell'informazione che viene macinata dai nostri cervello. L'informazione è responsabile di tutta la vita sulla terra. Le leggi dell'informazione guidano ogni creatura vivente, giù fino ai batteri più semplici e alle più piccole particelle dotate di vita. Ogni cellula del nostro corpo trabocca di informazioni. Noi mangiamo per avere quell'informazione, tutto il nostro essere è creato per la trasmissione dell'informazione, da una generazione a quell'altra. Quindi per rispondere alla domanda cos'è che rende diversa una goccia d'acqua da un batteri,la risposta è semplice, sono solo le informazioni.Se vogliamo capire davvero cosa è la vita è come è nata dobbiamo capire cosa ci sta' dicendo quell'informazione.Quando Schrodinger tenne le sue lezioni a Dublino, gli scienziati non sapevano quasi nulla del codice genetico. Dovevano passare altri dieci anni prima che Watson e Crick , scoprissero la struttura a doppia elica del DNA. I biologi sapevano che i caratteri venivano trasmessi di generazione in generazione, sapevano che erano codificati, in qualche modo, in unità note come geni è che qualcosa nelle cellule,qualche tipo di molecola,era in qualche modo responsabile di questi geni. A quell'epoca erano convinti che le proteine fossero i veicoli dell'informazione genetica.Si sbagliavano. Oggi biologi e fisico sanno che la molecola,un tempo misteriosa, che trasporta il codice genetico è l'acido desossiribonucleico,il DNA. Lo scopo del DNA è immagazzinare l'informazione, proteggerla dalla dissipazione e duplicata quando è necessario. In qualche modo la natura ha dotato ogni essere vivente del potere di conservare e proteggere quell'informazione. Si stanno facendo grandi sforzi per decifrare il codice genetico di un gran numero di organismi. Ma la natura continua a dirci riproducetevi Duplicate la vostra informazione.Certo ogni specie lo fa a modo suo, ma l'obbiettivo è sempre lo stesso. La riproduzione. Tutto il resto è ornamentale,abbellimenti che aiutano la specie a raggiungere l'obbiettivo finale. I corpi, le braccia, le teste i cervello,occhi,zanne, ali ,radici non sono che l'imballaggio della informazione contenuta nei geni di un organismo, un imballaggio che aumenta le probabilità che l'informazione in esso contenuta possa replicarsi.
Possiamo cambiare la nostra realtà materiale usando il pensiero. In questo blog uniremo le argomentazioni scientifiche alla spiritualità.
domenica 27 settembre 2015
Comprendere la Legge d'Attrazione : la distorsione d'onda
Come ogni segnale radio ha bisogno di una banda specifica per essere ricevuto, l'Universo ha bisogno di onde specifiche per permetterci di accedere alle informazioni.Il nostro pensiero correlato alle giuste onde emotive può ricevere quel segnale. Noi siamo i contenitori di quelle informazioni, che arrivano tramite quel segnale, il problema è che non le sappiamo estrapolare, perché non le osserviamo. Tutti noi abbiamo una realtà esterna,cioè una mente conscia, e una interna cioè una mente inconscia.Nella mia teoria informazione ( DNA) e contenitore ( il nostro corpo fisico) mi sono accorta che: osservando il contenitore, cioè la realtà esterna, perdiamo di vista l'informazione, cioè la realtà interna,in parole povere noi osserviamo soltanto una piccola parte della realtà. Come nel principio di indeterminazione di Heisenberg, il problema diventa il trasferimento di informazione. Quando misuriamo le proprietà di una particella, per fare un esempio,la posizione di un atomo trasferiamo informazioni da un oggetto quantistico ( l'atomo) a un altro ( la strumentazione che registra la posizione del nostro atomo). Tuttavia, la matematica della teoria dei quanti afferma che non possiamo acquisire simultaneamente l'informazione relativa a due attributi complementari di un oggetto quantistico. Ad es non possiamo conoscere nello stesso istante la posizione e la quantità di moto di una particella. L'atto della della misura, vale a dire del trasferimento delle informazioni dalla particella a noi, influenza il sistema che stiamo misurando. In parole povere, acquisendo l'informazione sulla posizione della particella perdiamo quella sulla sua quantità di moto. Ciò nonostante gli scienziati fremono di entusiasmo all'idea di poter dimostrare la teoria dell'informazione quantistica. Decifrare codici è importante ed anche divertente, ma non è nulla se paragonato alle domande che gli scienziati stanno facendo alla natura. Quando i fisici maneggiano anche un solo qubit di informazione stanno cercando di capire la natura dell'informazione quantistica. È dalla comprensione dell'informazione quantistica che arriveranno a cogliere l'essenza dell'universo. Il linguaggio stesso della natura. Cos'è che rende un topo o un batterio diverso da una roccia o da una goccia d'acqua? Filosofi e scienziati,hanno cercato per migliaia di anni una risposta soddisfacente, senza successo. Nel 1943,in piena guerra mondiale, un illustre fisico,Erwin Schrodinger, tenne una serie di lezioni al Trinity College di Dublino. L'argomento delle lezioni del fisico, tuttavia non furono le stranezze della meccanica quantistica,né il comportamento della materia nucleare, anche se all'epoca era un argomento di grande interesse tra gli scienziati, Schrodinger, parlò di qualcosa che appariva lontanissimo dalla scienza che lo ha reso famoso. Parlò della risposta alla domanda fondamentale della biologia: Cos'è la vita? Nel corso delle sue lezioni si cimento' con quell'interrogativo, convinto che ci fosse un legame profondo tra la teoria dei quanti e la filosofia della natura della vita,due campi apparentemente scollegati. Per quanto fossero scollegati il fisico,sentiva che quel legame aveva a che fare, con quella che avrebbe preso il nome di INFORMAZIONE. Schrodinger spiegò che la vita era una danza dedicata fatta di :Energia,Entropia, e Informazione. L'informazione della vita è molto di più di ciò che è responsabile della coscienza della coscienza o dell'informazione che viene macinata dai nostri cervello. L'informazione è responsabile di tutta la vita sulla terra. Le leggi dell'informazione guidano ogni creatura vivente, giù fino ai batteri più semplici e alle più piccole particelle dotate di vita. Ogni cellula del nostro corpo trabocca di informazioni. Noi mangiamo per avere quell'informazione, tutto il nostro essere è creato per la trasmissione dell'informazione, da una generazione a quell'altra. Quindi per rispondere alla domanda cos'è che rende diversa una goccia d'acqua da un batteri,la risposta è semplice, sono solo le informazioni.Se vogliamo capire davvero cosa è la vita è come è nata dobbiamo capire cosa ci sta' dicendo quell'informazione.Quando Schrodinger tenne le sue lezioni a Dublino, gli scienziati non sapevano quasi nulla del codice genetico. Dovevano passare altri dieci anni prima che Watson e Crick , scoprissero la struttura a doppia elica del DNA. I biologi sapevano che i caratteri venivano trasmessi di generazione in generazione, sapevano che erano codificati, in qualche modo, in unità note come geni è che qualcosa nelle cellule,qualche tipo di molecola,era in qualche modo responsabile di questi geni. A quell'epoca erano convinti che le proteine fossero i veicoli dell'informazione genetica.Si sbagliavano. Oggi biologi e fisico sanno che la molecola,un tempo misteriosa, che trasporta il codice genetico è l'acido desossiribonucleico,il DNA. Lo scopo del DNA è immagazzinare l'informazione, proteggerla dalla dissipazione e duplicata quando è necessario. In qualche modo la natura ha dotato ogni essere vivente del potere di conservare e proteggere quell'informazione. Si stanno facendo grandi sforzi per decifrare il codice genetico di un gran numero di organismi. Ma la natura continua a dirci riproducetevi Duplicate la vostra informazione.Certo ogni specie lo fa a modo suo, ma l'obbiettivo è sempre lo stesso. La riproduzione. Tutto il resto è ornamentale,abbellimenti che aiutano la specie a raggiungere l'obbiettivo finale. I corpi, le braccia, le teste i cervello,occhi,zanne, ali ,radici non sono che l'imballaggio della informazione contenuta nei geni di un organismo, un imballaggio che aumenta le probabilità che l'informazione in esso contenuta possa replicarsi.
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