martedì 5 gennaio 2016

I condizionamenti

Per capire in che modo i condizionamenti influenzino tutto il nostro sviluppo prendiamo un esempio: i genitori dicono al proprio figlio che è stupido. Questi genitori lo ripetono tante e tante volte al figlio nella sua infanzia (chissà magari per ignoranza o perché sono stati a loro volta condizionati). Quando quel bambino diventa adulto si porta dietro le voci dei suoi genitori. Ogni volta che deve fare qualcosa c'è una vocina dentro la sua testa che gli ripete che non ce la può fare perché è stupido o  un buono a nulla.Nella sua vita adulta non riuscirà a fare niente perché finirà sempre per autosabotarsi. Quello che prevale è la sensazione che le voci abbiano ragione, anche se sappiamo bene che non corrisponde al vero quello che dicono.
Questo è veramente l'esempio più elementare di un condizionamento ricevuto da bambini che si riflette poi in tutta la nostra  vita adulta.
Ovviamente non tutti i condizionamenti sono così palesi. Tanti hanno a che fare con le pressioni famigliari e sociali che entrano piano piano nella nostra mente, quasi senza che ce ne accorgiamo. Cediamo a queste pressioni anche solo per fare contenti gli altri, convinti che non possa danneggiarci acconsentire a qualcosa che non vogliamo o che non sentiamo come nostro. Il problema è che a forza di adattarci alle esigenze esterne perdiamo di vista le necessità interne, nostre, e così senza accorgercene ci facciamo condizionare nelle nostre scelte. In alcuni casi i condizionamenti sono così profondi che pensiamo addirittura che non lo siano, che siano pensieri nostri, scelte che facciamo liberamente con la nostra testa.
Non siamo abituati a fermarci davanti alle scelte da fare per chiederci "Questo è giusto per me?". Se cominciassimo ad agire seguendo quelli che sono i nostri desideri più profondi, l'Universo ci risponderebbe, ci invierebbe energie affini a quello che vogliamo.

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