giovedì 14 gennaio 2016

Semina un pensiero e raccoglierai un'azione

Un'antica massima orientale dice: semina un pensiero e raccoglierai un'azione, semina un'azione e raccoglierai un'abitudine, semina un'abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino.Ogni pensiero tende per sua natura a ripetersi e poi a trasformarsi in azione. Il pittore pensa il quadro prima di dipingerlo, l'architetto quando progetta un edificio lo immagina prima di materializzarlo, anche l'assassino pensa ed elabora prima di uccidere.
Ogni azione ripetuta genera automatismo o abitudine corrispondente, ogni abitudine viene a far parte del nostro carattere e quindi diventa la nostra personalità, influenzando tutta la nostra vita, lo stesso destino futuro, facendo sì che il libero arbitrio cessi di esistere.
Questa sequenza dovrebbe far riflettere. Si può cambiare il proprio destino solo se si cambia il proprio modo di pensare e di vedere la realtà, ma non si può cambiare il proprio modo di pensare senza prima aver fatto un'attenta auto-osservazione dei propri comportamenti.
Tutto nasce dal pensiero.
È inutile lamentare situazioni penose quando queste sono derivate da un modo errato di pensare. Si deve curare la sorgente se si vuole che l'acqua non sia inquinata. È importante essere osservatori dei nostri pensieri. L'uomo saggio possiede le chiavi della propria mente, in essa entrano pensieri positivi e costruttivi come ospiti ordinati. I pensieri di cui si nutre la nostra mente vanno selezionati come fa il contadino prima della semina.
I ragionamenti sono semi che noi spargiamo ovunque quando pensiamo. Noi percorriamo la terra seminando pensieri, sentimenti e azioni. Questi semi germogliano, si fanno piante, crescono e poi danno i loro frutti.
I pensieri sono come i semi, nel senso che noi raccogliamo ciò che abbiamo seminato. Se il contadino semina gramigna non può raccogliere grano; alla stessa maniera se noi seminiamo pensieri e azioni negative, non raccoglieremo positività dall'ambiente.
I pensieri di cui ci nutriamo sono vibrazioni, onde del cervello, che escono da noi ma che in seguito torneranno a noi cariche di ciò che è simile a esse.
Questa è una legge immutabile, come tutte le leggi della natura.

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