Amare sé stessi è un passo fondamentale per riuscire ad amare veramente le altre persone. Fino a quando non possediamo qualcosa non possiamo donarla agli altri.
Se io ad esempio non possiedo del cibo non posso sfamare chi ne ha bisogno. Il ragionamento è molto semplice e funziona per qualsiasi soggetto, anche e soprattutto per le emozioni.
Se la realtà è il mio specchio, essa contiene solo quelle informazioni che io già possiedo e che vi ho inserito creandola.
Non posso costruire una realtà d'amore se per primo non possiedo amore. Non lo posso donare né condividere.
Prima di imparare ad amare gli altri, accettandoli così come sono, con pregi e difetti, devo fare la stessa cosa con me.
Posso essere forte solo se mi sento amato e questo amore lo devo percepire prima da dentro, altrimenti è solo uno stimolo esterno e illusorio, passeggero perché dipendente dalla volontà altrui e non dalla mia.
Non amare sé stessi significa non dare valore alla cosa più importante per noi. Il primo passo, ancora prima di modificare la realtà esterna, deve essere quello di modificare quella interiore.
Alleniamoci a dimostrare a noi stessi amore, coccoliamoci e confortiamoci, vogliamoci bene e curiamoci. Così facendo staremo meglio e il nostro potenziale d'amore potrà fiorire ed essere condiviso con gli altri e con l'universo intero.
L'amore che provo dentro di me viene infatti riflesso verso l'esterno e la realtà mi rimanderà, come uno specchio, una realtà d'amore.
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