venerdì 29 gennaio 2016

Le svolte Karmiche


Innanzitutto dobbiamo chiarire che cosa si intende per Karma.
Il Karma sono tutte quelle abitudini dannose, i condizionamenti, gli errori che ci portiamo dietro, una generazione dopo l'altra, una vita dopo l'altra.
Spesso dentro la stessa famiglia ci sono più persone che commettono gli stessi errori, come se questi restassero presenti generazione dopo generazione, sempre gli stessi, uguali ed immutabili.
Questo è successo anche a me e alla mia famiglia. Nella mia famiglia le donne sono sempre state vittime degli uomini, per trascuratezza o violenza. Siamo sempre state sottomesse e piegate al volere di qualcun'altro, i nostri mariti o compagni.
Non avevo mai realizzato che lo scegliere uomini sbagliati avesse a che fare con l'immagine che avevo di mio padre. Ad un certo punto punto ho capito che stavo ricercando una ad una tutte le caratteristiche che gli appartenevano. Nei miei compagni di vita ricercavo la stessa sofferenza che avevo visto subire a mia madre. Ero inconsciamente vittima delle stesse persecuzioni che lei aveva subito ben prima di me. Mio padre era un alcolizzato, traditore e violento.
I miei compagni di vita sono stati tutti una di queste tre cose, mi hanno reso la vita un inferno.
Solo dopo molti anni ho capito che loro potevano rendermi la vita un inferno solo perché IO glielo permettevo. Quando sono diventata consapevole di questo sono riuscita a liberarmi da questo karma negativo che mi portavo dietro, come tutte le altre donne della mia famiglia.
Con mia grande sorpresa, dopo essermi liberata da questo condizionamento negativo che mi portava a ripetere sempre la stessa esperienza, anche le altre donne della mia famiglia hanno cominciato a liberarsi. Come le tessere di un domino, una ad una si sono sbarazzate di quelle situazioni dannose che vivevano, chi da poco e chi da tanto tempo.
In quel momento ho capito che è vero che abbiamo un Karma famigliare.
Le azioni che noi compiamo oggi si rifletteranno sulle generazioni future, nel bene e nel male.

giovedì 14 gennaio 2016

Semina un pensiero e raccoglierai un'azione

Un'antica massima orientale dice: semina un pensiero e raccoglierai un'azione, semina un'azione e raccoglierai un'abitudine, semina un'abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino.Ogni pensiero tende per sua natura a ripetersi e poi a trasformarsi in azione. Il pittore pensa il quadro prima di dipingerlo, l'architetto quando progetta un edificio lo immagina prima di materializzarlo, anche l'assassino pensa ed elabora prima di uccidere.
Ogni azione ripetuta genera automatismo o abitudine corrispondente, ogni abitudine viene a far parte del nostro carattere e quindi diventa la nostra personalità, influenzando tutta la nostra vita, lo stesso destino futuro, facendo sì che il libero arbitrio cessi di esistere.
Questa sequenza dovrebbe far riflettere. Si può cambiare il proprio destino solo se si cambia il proprio modo di pensare e di vedere la realtà, ma non si può cambiare il proprio modo di pensare senza prima aver fatto un'attenta auto-osservazione dei propri comportamenti.
Tutto nasce dal pensiero.
È inutile lamentare situazioni penose quando queste sono derivate da un modo errato di pensare. Si deve curare la sorgente se si vuole che l'acqua non sia inquinata. È importante essere osservatori dei nostri pensieri. L'uomo saggio possiede le chiavi della propria mente, in essa entrano pensieri positivi e costruttivi come ospiti ordinati. I pensieri di cui si nutre la nostra mente vanno selezionati come fa il contadino prima della semina.
I ragionamenti sono semi che noi spargiamo ovunque quando pensiamo. Noi percorriamo la terra seminando pensieri, sentimenti e azioni. Questi semi germogliano, si fanno piante, crescono e poi danno i loro frutti.
I pensieri sono come i semi, nel senso che noi raccogliamo ciò che abbiamo seminato. Se il contadino semina gramigna non può raccogliere grano; alla stessa maniera se noi seminiamo pensieri e azioni negative, non raccoglieremo positività dall'ambiente.
I pensieri di cui ci nutriamo sono vibrazioni, onde del cervello, che escono da noi ma che in seguito torneranno a noi cariche di ciò che è simile a esse.
Questa è una legge immutabile, come tutte le leggi della natura.

martedì 5 gennaio 2016

I condizionamenti

Per capire in che modo i condizionamenti influenzino tutto il nostro sviluppo prendiamo un esempio: i genitori dicono al proprio figlio che è stupido. Questi genitori lo ripetono tante e tante volte al figlio nella sua infanzia (chissà magari per ignoranza o perché sono stati a loro volta condizionati). Quando quel bambino diventa adulto si porta dietro le voci dei suoi genitori. Ogni volta che deve fare qualcosa c'è una vocina dentro la sua testa che gli ripete che non ce la può fare perché è stupido o  un buono a nulla.Nella sua vita adulta non riuscirà a fare niente perché finirà sempre per autosabotarsi. Quello che prevale è la sensazione che le voci abbiano ragione, anche se sappiamo bene che non corrisponde al vero quello che dicono.
Questo è veramente l'esempio più elementare di un condizionamento ricevuto da bambini che si riflette poi in tutta la nostra  vita adulta.
Ovviamente non tutti i condizionamenti sono così palesi. Tanti hanno a che fare con le pressioni famigliari e sociali che entrano piano piano nella nostra mente, quasi senza che ce ne accorgiamo. Cediamo a queste pressioni anche solo per fare contenti gli altri, convinti che non possa danneggiarci acconsentire a qualcosa che non vogliamo o che non sentiamo come nostro. Il problema è che a forza di adattarci alle esigenze esterne perdiamo di vista le necessità interne, nostre, e così senza accorgercene ci facciamo condizionare nelle nostre scelte. In alcuni casi i condizionamenti sono così profondi che pensiamo addirittura che non lo siano, che siano pensieri nostri, scelte che facciamo liberamente con la nostra testa.
Non siamo abituati a fermarci davanti alle scelte da fare per chiederci "Questo è giusto per me?". Se cominciassimo ad agire seguendo quelli che sono i nostri desideri più profondi, l'Universo ci risponderebbe, ci invierebbe energie affini a quello che vogliamo.