mercoledì 9 novembre 2016

La memoria dell'acqua

Oggi voglio parlarvi di una scoperta scientifica straordinaria che ha  a che fare con la capacità di trasmissione e memorizzazione delle informazioni.
Jaques Benveniste è stato il primo a condurre esperimenti sull'acqua e sulla sua capacità di ricevere e trasmettere informazioni, studio ripreso anche da Luc Montaigner, Nobel della Medicina nel 2008, che ha confermato le intuizioni e le ricerche dello scienziato francese ripetendo la prova del sequenzialismo genetico del DNA disciolto in una soluzione idrica.
Nel 2011 il Dottor Sergio Stagnaro ha intrapreso degli studi clinici che vanno anche oltre la conferma delle scoperte, dimostrando che l'acqua non è solo in grado di memorizzare ma può ricevere e trasmettere radiazioni di onde ossia onde che sono intrise di informazioni.
Masaru Emoto ha eseguito una serie di esperimenti volti a dimostrare di quanto l'acqua sia in grado di fare e come le venga influenzata dalle emozioni che le vengono trasmesse.
Egli ha studiato la forma di cristalli di ghiaccio ricavati da acqua che fosse stata di volta in volta a contatto con le diverse emozioni, con musica e parole.
Quello che è venuto fuori da questo esperimento è stata la differenza impressionante dei vari cristalli.
I cristalli assumono di volta in volta una struttura ordinata o caotica a seconda che siano sottoposti ad emozioni positive o negative.
E' dimostrato quindi che l'acqua sia in grado di assorbire le emozioni e di modificarsi per accoglierne le informazioni.
Tutto ciò che è composto in parte da acqua segue quindi lo stesso meccanismo, ecco perché situazioni emotivamente difficili, se prolungate,  portano il corpo umano alla malattia.  

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