sabato 27 gennaio 2018

La dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva nasce quando la mia paura di non essere amato o considerato mi spinge ad adattare il mio comportamento per avere riconoscimenti dagli altri.
L'amore è un bisogno di tutti gli esseri che, per soddisfarlo, sono disposti ad alterare il proprio comportamento, aspetto o stile di vita, al fine di ottenere l'approvazione da parte del soggetto da cui dipendono.
La dipendenza affettiva si presenta in due modi diversi: la sottomissione o la mania di controllo verso il soggetto da cui si dipende affettivamente.
Sono due modi opposti di chiedere affetto ed entrambi possono avere delle brutte conseguenze se non vengono corretti per tempo.
La sottomissione riguarda quell'insieme di comportamenti in cui, per ricevere affetto, devo diventare come l'oggetto del mio amore vuole che io sia. Questo meccanismo è però un'arma a doppio taglio perché se io divento come l'altro vuole che io sia, allora smetto di essere interessante per lui, che mi priva alla fine dell'affetto/attenzioni che tanto desideravo. In questi casi devo essere in un certo modo, deciso dalla persona dispensatrice di affetto, che solitamente manipola più o meno consapevolmente l'altro per fini personali.
Il secondo tipo di dipendenza affettiva riguarda le persone che vogliono tenere sotto controllo l'oggetto del proprio amore, se ne prendono cura come se fosse un prezioso tesoro fino a soffocarlo perché gli precludono qualsiasi tipo di attività decisionale. Questo è il tipico caso della dipendenza affettiva del genitore verso i figli: li amano così tanto che desiderano sempre dargli il meglio e alla fine li soffocano non lasciandoli liberi di prendere tutte quelle decisioni che, anche sbagliate, sono necessarie per una buona e sana crescita. Più il figlio tenta di allontanarsi e più il genitore, che si sente privato del suo affetto, lo tiene vicino a sé.
I soggetti che soffrono di dipendenze affettive limitano il proprio Libero Arbitrio o quello altrui, creando un blocco per la Legge di Creazione Intenzionale.
Questa è una Legge che posso applicare solo quando sono me stesso, libero di esprimermi per come sono ma soprattutto quando l'amore per me viene da dentro e non dall'esterno.

Per approfondire questo e tanti altri argomenti consigliamo l'acquisto del nostro libro:
Un Nuovo Inizio, La Legge di Creazione Intenzionale di Monica Tavanti ed Elisa Riccardi
Per avere informazioni mandate una mail all'indirizzo:


unnuovoinizio@hotmail.com


sabato 20 gennaio 2018

Le dipendenze

Come nasce una dipendenza?
Quando ci appigliamo a qualcosa che ci dà piacere come se fosse l'unica che lo possa fare ecco che si viene a creare una dipendenza. Possiamo diventare dipendenti da qualsiasi cosa abbia il potere di darci gioia e soddisfazione, seppur temporanea ed effimera.
Se questo senso di soddisfazione e realizzazione arriva solo da qualcosa di esterno a noi, non appena questo stimolo viene a mancare si piomba nella frustrazione e nell'insoddisfazione iniziale.
L'alternativa che ci si presenta è quindi quella di ricercare lo stimolo piacevole iniziale nella stessa cosa che ce lo ha fornito la prima volta, oppure, quando ci rendiamo conto che con il tempo questa soddisfazione diviene meno intensa, in qualche nuova attività.
Con il termine dipendenza non si sta parlando solo di quella da sostanze psicoattive come le droghe o gli psicofarmaci, ma anche di tutto ciò che c'è di piacevole nella nostra vita: cibo, sesso, alcol, fumo, gioco, realtà virtuale, rapporti con gli altri esseri umani, ecc.
Se viene a mancare quello che ci rende felici dall'esterno allora si avverte un vuoto, e questo ci porta allo stadio successivo, la depressione. La depressione è il segreto nemico da cui una persona con una dipendenza sta scappando fin dall'inizio, è questo che la porta ad attaccarsi con tanta decisione ad un piacere temporaneo. La dipendenza da qualcosa nasce nel momento in cui ci sentiamo deboli ed indifesi e pensiamo che scacciare il dolore interiore con qualcosa che viene dall'esterno possa funzionare. Ignorare il malessere iniziale ci porta a finire in situazioni più critiche di quelle con cui dovevamo confrontarci all'inizio.
Il fattore chimico che causa la dipendenza è legato al circuito della ricompensa che, quando viene stimolato, produce Dopamina, che ci dà questo senso di calma e benessere. Per sfuggire alle dipendenze è necessario analizzare a fondo le nostre emozioni e scoprire cosa stiamo sfogando nella nostra dipendenza, quale sia il bisogno che si nasconde dietro al nostro comportamento. Se lo capiamo possiamo andare a quel punto a cercare modi più sani per gestire queste emozioni e, allo stesso tempo, cercare soddisfazione per quello che abbiamo dentro di noi. E' fondamentale cercare la motivazione e il benessere per quello che siamo e quello che facciamo, dobbiamo cioè riempire dall'interno quel vuoto che ospitava la dipendenza, cosicché la nostra felicità non debba necessariamente dipendere da fattori esterni a noi.
Per approfondire questo e tanti altri argomenti consigliamo l'acquisto del nostro libro:
Un Nuovo Inizio, La Legge di Creazione Intenzionale di Monica Tavanti ed Elisa Riccardi
Per avere informazioni mandate una mail all'indirizzo:


unnuovoinizio@hotmail.com


sabato 13 gennaio 2018

L'intelligenza emotiva

Oggi voglio trattare una parte dell'intelligenza che spesso non viene minimamente considerata dalla nostra società: l'intelligenza emotiva.
L''intelligenza emotiva è la capacità di comprendere, gestire ed utilizzare le emozioni proprie o altrui.
Si tratta di un argomento molto vasto, che oggi trattiamo solo ai fini della Legge di Creazione Intenzionale.
Per poter creare si deve infatti avere una certa intelligenza emotiva perché, per poter cambiare la realtà, dobbiamo comprendere e sfruttare la potenza delle nostre emozioni, che sono il vero carburante della creazione.
Si deve avere consapevolezza di noi stessi per produrre risultati. Qualsiasi cambiamento esterno che si produce è frutto di un cambiamento interiore prodotto dalle nostre emozioni. Ecco quindi che la capacità di comprendere, affrontare e gestire le emozioni è per noi fondamentale da acquisire.
Sia le emozioni negative che quelle positive  hanno un potenziale energetico che la nostra mente può utilizzare per agire con determinazione e fare in modo che qualcosa accada oppure no.
L'intelligenza emotiva poi comprende anche l'empatia, argomento di cui abbiamo già parlato in articoli precedenti ( l'importanza dell'empatia, lavorare sull'empatia). L'empatia ci avvicina agli altri e favorisce la socializzazione e la solidarietà; è un ottimo punto di partenza per quelle azioni e pensieri rivolti ad un beneficio collettivo. Per essere creatori quindi si deve essere emotivamente intelligenti e maturi, questo è l'unico modo per creare con consapevolezza.

Per approfondire questo e tanti altri argomenti consigliamo l'acquisto del nostro libro:
Un Nuovo Inizio, La Legge di Creazione Intenzionale di Monica Tavanti ed Elisa Riccardi
Per avere informazioni mandate una mail all'indirizzo:



unnuovoinizio@hotmail.com

sabato 6 gennaio 2018

Cos'è l'intelligenza

Per intelligenza si intende tutto l'insieme di processi ragionativi che portano all'analisi e alla risoluzione dei problemi elaborando la soluzione più efficiente possibile.
Comprende quindi tutti i processi cognitivi ed emotivi che riguardano l'analisi della realtà e la capacità di manipolarla in modo favorevole allo scopo. L'essere umano è riuscito a sopravvivere grazie ad un mix di adattamento e analisi e risoluzione dei problemi che si trovava via via a fronteggiare. Certo è che non esiste una definizione univoca di intelligenza proprio perché non è di un solo tipo: le intelligenze sono di ben (almeno) 9 tipi differenti:
intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, corporeo-cinestetica, musicale, interpersonale, intrapersonale, naturalistica, esistenziale o teoretica.
Non può esistere un unico modello di intelligenza perché questa è la somma di molte attività diverse (logica, ragionativa, memoria, concentrazione, tenacia, resistenza allo stress, ecc.) che si sommano in percentuali diverse in ogni individuo.
Andiamo a vedere qualche dettaglio dei vari tipi di intelligenza:
Intelligenza linguistica è la capacità di esprimere con parole adatte il concetto da comunicare; l'intelligenza logico-matematica è la capacità di quantificare le cose e fare ipotesi per poi provare la loro esattezza; l'intelligenza corporeo-cinestetica è la capacità di esprimersi attraverso i movimenti del corpo; l'intelligenza spaziale o artistica riguarda la capacità di pensare in tre dimensioni per produrre o decodificare informazioni grafiche; l'intelligenza naturalistica comprende differenziare, organizzare e analizzare quello che ci circonda; l'intelligenza interpersonale è la capacità di entrare in empatia con gli altri; l'intelligenza intrapersonale (o emotiva) permette di valutare correttamente sé stessi e la capacità di dirigere la propria vita, l'intelligenza musicale è la capacità di interpretare ed abbinare suoni diversi; infine l'intelligenza teoretica riguarda la capacità di riflettere sui temi filosofici.
Tutti gli esseri umani possiedono questi tipi di intelligenza in quantità maggiori o minori. Le differenze tra i vari tipi di intelligenza che possediamo definiscono il nostro essere o meno portati ad un'attività piuttosto che a un'altra e il nostro modo di percepirci e relazionarci con gli altri e con l'ambiente che ci circonda.


Per approfondire questo e tanti altri argomenti consigliamo l'acquisto del nostro libro:
Un Nuovo Inizio, La Legge di Creazione Intenzionale di Monica Tavanti ed Elisa Riccardi
Per avere informazioni mandate una mail all'indirizzo:

unnuovoinizio@hotmail.com